23/10/2025
Pfas, l’attività di Acque del Chiampo dal 2013 ad oggi al XXI Congresso Nazionale dei Chimici e Fisici ad Ancona
L’evoluzione dell’inquinamento da Pfas dal 2013 ad oggi nel territorio dell’Ovest Vicentino, le azioni messe in atto da Acque del Chiampo con oltre 37 milioni di euro di investimenti per il contenimento del fenomeno per mettere in sicurezza l’acquedotto e monitorare le acque reflue, lo sviluppo normativo in ambito europeo e il conseguente recepimento da parte della legislazione italiana sono stati al centro dell’attenzione durante il XXI Congresso Nazionale dei Chimici e dei Fisici dal titolo “Frontiere della Chimica e della Fisica”, organizzato dalla Federazione Nazionale dei Chimici alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Al Congresso è stato invitato a partecipare Massimo Fant, responsabile del laboratorio di analisi di Acque del Chiampo, che ha ripercorso le tappe dell’attività del gestore idrico dal 2013 ad oggi nell’intervento “Pfas nell’ambito della strategia europea in materia di sostanze chimiche sostenibili”.
“C’è stato molto interesse da parte di esperti del settore e stakeholder da tutto il territorio nazionale per quanto fatto da Acque del Chiampo – commenta Massimo Fant -. È stata un’ottima occasione di confronto, in particolare con il Ministero della Salute, con cui sono state gettate le basi per una futura collaborazione con il nostro laboratorio sui temi legati ai Pfas. Le sfide del futuro portano infatti alla necessità di coniugare innovazione tecnologica, intelligenza artificiale, sviluppo sostenibile, efficienza energetica, tutela ambientale e protezione della salute pubblica in un lavoro in rete fra enti, istituzioni, stakeholder, università e imprese, per mettere a fattor comune competenze ed esperienze maturate dal 2013 ad oggi”.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nella sua lettera di saluto ha richiamato l’urgenza di connettere ricerca e politiche pubbliche: “Non esiste una transizione – ecologica, energetica o digitale – senza la ricerca e la conoscenza. Molti dei temi che animano il congresso, dalla riduzione delle microplastiche e dei Pfas alla fusione nucleare e alle tecnologie dell’idrogeno, sono al centro dell’agenda del Ministero”.
“Con il XXI Congresso Nazionale abbiamo riaffermato il ruolo centrale di Chimici e Fisici come garanti di sicurezza, salute e innovazione. Le sfide che stiamo vivendo – dalla transizione energetica alla gestione delle sostanze chimiche, dalla tutela dei lavoratori alle nuove tecnologie per la cura del paziente – richiedono competenze solide e una visione interdisciplinare. La Federazione è impegnata a dare voce a una comunità professionale che non solo offre risposte tecniche, ma contribuisce a orientare le scelte politiche, industriali e sociali del Paese. Il nostro obiettivo è tracciare una roadmap condivisa che metta scienza, sostenibilità e responsabilità al centro dello sviluppo futuro”, ha commentato Nausicaa Orlandi, Presidente Federazione Nazionale Ordini Chimici e Fisici.
Nella foto la Mole Vanvitelliana di Ancona che ha ospitato il Congresso.