22/10/2025
Montecchio Maggiore, acquedotto e Casette dell’Acqua in sicurezza grazie all’attività dei filtri a carboni attivi anti Pfas
“L’acqua dell’acquedotto e quella erogata dalle Casette dell’Acqua di Montecchio Maggiore e delle zone limitrofe è buona e sicura, grazie all’installazione dei filtri a carboni attivi, come certificato dai controlli costanti effettuati da Acque del Chiampo e dalle autorità competenti”.
Il sindaco di Montecchio, Silvio Parise, e il presidente di Acque del Chiampo, Renzo Marcigaglia, rassicurano gli utenti del Comune castellano dopo le recenti notizie di cronaca sull’indagine della Procura sull’ipotesi di inquinamento ambientale causato dall’utilizzo di materiali contenenti Pfas per la realizzazione della strada Pedemontana.
“La rete acquedottistica di Montecchio è alimentata dai centri idrici Natta e Longa dove sono in funzione i filtri a carboni attivi che rappresentano attualmente la migliore difesa contro i microinquinanti – spiegano Parise e Marcigaglia -. Le analisi sulla qualità dell’acqua vengono effettuate con cadenza mensile e sono pubblicate nella pagina internet del gestore idrico https://www.acquedelchiampospa.it/analisi-dellacqua/ dove ogni utente può verificare le analisi dell’acqua erogata nella propria via. Sul sito è possibile anche vedere le analisi dell’acqua erogata dalle tre Casette dell’Acqua di piazza Marconi, via Veneto e piazza Don MIlani ad Alte alla pagina https://www.acquedelchiampospa.it/casette-dellacqua/”.
“Dall’inizio dell’emergenza Pfas nel 2013 stiamo investendo oltre 37 milioni di euro per la messa in sicurezza di tutto il territorio servito ed entro la fine dell’anno, con l’installazione dei filtri a carboni attivi nei centri idrici di Grumello, Fongari e Castiglione per le zone di Arzignano e Chiampo, completeremo al 100% la copertura della rete acquedottistica in zona Pfas – conclude il presidente Marcigaglia -. Si tratta di ingenti investimenti che però si stanno dimostrando essenziali per garantire la sicurezza dell’acqua erogata alle utenze: possiamo dire con soddisfazione che fino ad ora le analisi del nostro laboratorio, dell’Ulss e degli altri enti competenti non hanno mai rilevato la presenza di Pfas al di sopra dei limiti normativi nell’acquedotto”.
Nella foto in alto i filtri a carboni attivi del centro idrico Natta.