La tecnologia sperimentale anti Pfas di Acque del Chiampo riceve l’Attestato di Buona Pratica da ASviS e sarà presentata a Ecomondo mercoledì 5 novembre

Acque del Chiampo | La tecnologia sperimentale anti Pfas di Acque del Chiampo riceve l’Attestato di Buona Pratica da ASviS e sarà presentata a Ecomondo mercoledì 5 novembre
Acque del Chiampo | La tecnologia sperimentale anti Pfas di Acque del Chiampo riceve l’Attestato di Buona Pratica da ASviS e sarà presentata a Ecomondo mercoledì 5 novembre

27/10/2025

La tecnologia sperimentale anti Pfas di Acque del Chiampo riceve l’Attestato di Buona Pratica da ASviS e sarà presentata a Ecomondo mercoledì 5 novembre

La tecnologia sperimentale anti Pfas di Acque del Chiampo riceve l’Attestato di Buona Pratica da ASviS e sarà presentata ufficialmente a Ecomondo mercoledì 5 novembre.

Il progetto è stato sviluppato da Acque del Chiampo in collaborazione con K-INN Tech, società spin-off dell’Università di Padova, con l’obiettivo di offrire una soluzione innovativa per il problema dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche che rappresenta una ferita per il territorio vicentino e veneto e che sta emergendo anche in altre zone d’Italia.

La nuova tecnologia, che porta alla degradazione completa dei Pfas contenuti nel percolato da discarica, ha appena ricevuto un importante riconoscimento a livello nazionale da parte di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), la rete di oltre 300 soggetti impegnati per l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Al progetto è stato infatti conferito l’Attestato di Buona Pratica Territoriale per un’Italia più Sostenibile.

Inoltre, la sperimentazione di Acque del Chiampo e K-INN Tech sarà presentata ufficialmente mercoledì 5 novembre alle ore 10:30 alla fiera Ecomondo di Rimini, il più importante evento italiano dedicato alla sostenibilità, allo stand (B8/101) di Viveracqua, il consorzio che raggruppa le 12 società del servizio idrico del Veneto interamente a capitale pubblico, in collaborazione con Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende italiane operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas. A stampa, autorità, stakeholder e investitori pubblici e privati sarà anche presentato un prototipo che mostrerà dal vivo il funzionamento della nuova tecnologia.

“Dal 2013, anno in cui è emerso il problema dei Pfas nel nostro territorio, stiamo investendo oltre 37 milioni di euro per la messa in sicurezza delle reti acquedottistiche e delle acque reflue – spiega il presidente di Acque del Chiampo, Renzo Marcigaglia -. Ma stiamo dedicando energie e risorse anche alla ricerca di tecnologie e processi innovativi con l’obiettivo di trovare soluzioni per eliminare definitivamente le sostanze che causano l’inquinamento. Questa nuova tecnologia per la degradazione dei Pfas rappresenta un importante traguardo, ma anche un punto di partenza per ulteriori sviluppi. C’è quindi grande soddisfazione per il riconoscimento ricevuto da ASviS, una delle massime autorità in tema di sostenibilità a livello nazionale e regionale, e per la possibilità di presentare la sperimentazione a Ecomondo, dove contiamo di avviare collaborazioni importanti per proseguire la ricerca e combattere insieme i cosiddetti forever chemicals”.

“Questa sperimentazione rappresenta un esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato e un passo significativo nella ricerca di soluzioni efficaci contro i Pfas – commenta Monica Manto, presidente di Viveracqua –. È una delle risposte concrete a una sfida ambientale e sanitaria di grande attualità, che interessa non solo il Veneto ma molte altre aree d’Italia e del mondo, oggi al centro di un’importante evoluzione normativa. Durante Ecomondo, allo stand di Viveracqua (Pad. B8/101), sarà possibile approfondire i risultati della ricerca coordinata da Acque del Chiampo e incontrare i partner che hanno contribuito allo sviluppo del progetto, nato per coniugare innovazione, responsabilità ambientale e una visione condivisa di sostenibilità”.