10/12/2024
Depuratore industriale e attività anti Pfas al centro dell’attenzione durante la visita degli studenti dell’Università di Padova
I servizi di Acque del Chiampo ed in particolare le attività per la depurazione industriale e per il contrasto all’inquinamento da Pfas sono stati al centro dell’attenzione durante la visita degli studenti del corso di laurea di Scienze per il Paesaggio, insegnamento di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Padova.
“L’obiettivo è mostrare come le scienze sociali possono aiutare a comprendere un sistema idrico complesso come quello vicentino – spiega il professor Giorgio Osti dell’Università di Padova -. Gli studenti sono stati colpiti dalla portata del depuratore di Arzignano, un esempio molto importante di tecnologia al 100% in mano pubblica. Ci interessava in particolare approfondire i valori a monte che influenzano le scelte degli enti pubblici e dei gestori, e il loro impatto sulla comunità e il territorio. È stata una visita molto interessante anche per comprendere come associazioni e comitati del territorio si sono organizzate per affrontare il disastro ambientale causato dai Pfas e per capire le varie forme di solidarietà idrica costruite fra i vari gestori del territorio vicentino e veneto”
“I temi legati al ciclo dell’acqua, ed in particolare l’inquinamento da Pfas, sono problematiche molto complesse che vanno affrontate a 360 gradi – commenta il sindaco di Lonigo, Pierluigi Giacomello -. Per questo, come Amministrazione comunale, reputiamo fondamentale spingere al massimo su analisi, dati e studi scientifici da utilizzare per indirizzare le decisioni. Come abbiamo fatto di recente presentando la pubblicazione scientifica sui danni per la fertilità maschile causati dai Pfas e come può avvenire grazie a questa importante visita dell’Università di Padova che pone l’attenzione sull’impatto socio-spaziale dell’inquinamento sulla comunità e sul territorio”.
“Acque del Chiampo è impegnata da 10 anni per eliminare la presenza di sostanze perfluoroalchiliche dal territorio e gli investimenti previsti fino al 2029 raggiungono i 36 milioni di euro – aggiunge il direttore generale di Acque del Chiampo, Andrea Chiorboli -. Ma oltre agli investimenti e alla costituzione come parte civile nel processo in corso per individuare le responsabilità dell’inquinamento, siamo in prima linea anche per quanto riguarda la ricerca e altri progetti in collaborazione con le Università a cui offriamo piena collaborazione”.