Arzignano, sono entrati in funzione i filtri a carboni attivi nel nuovo centro idrico di Canove abbattendo la presenza di Pfas; entro la fine dell’anno saranno installati anche a Grumello e Fongari coprendo l’intera rete

Acque del Chiampo | Arzignano, sono entrati in funzione i filtri a carboni attivi nel nuovo centro idrico di Canove abbattendo la presenza di Pfas; entro la fine dell’anno saranno installati anche a Grumello e Fongari coprendo l’intera rete

Acque del Chiampo | Arzignano, sono entrati in funzione i filtri a carboni attivi nel nuovo centro idrico di Canove abbattendo la presenza di Pfas; entro la fine dell’anno saranno installati anche a Grumello e Fongari coprendo l’intera rete

10/2/2025

Arzignano, sono entrati in funzione i filtri a carboni attivi nel nuovo centro idrico di Canove abbattendo la presenza di Pfas; entro la fine dell’anno saranno installati anche a Grumello e Fongari coprendo l’intera rete

Sono entrati in funzione i filtri a carboni attivi anti Pfas nel nuovo centro idrico di Canove di Arzignano e le analisi confermano l’abbattimento della presenza di microinquinanti.

A metà gennaio è stato avviato il nuovo sistema di filtraggio, anticipando i tempi rispetto al completamento del centro idrico, la cui realizzazione ha subito ritardi a causa del ritrovamento di reperti archeologici durante gli scavi e per altre criticità legate alla complessità del cantiere.

I lavori ora proseguiranno con il completamento del centro idrico che potenzierà il sistema acquedottistico e a regime sarà in grado di trattare oltre 2,7 miliardi di litri di acqua ogni anno filtrata dai carboni attivi. Il progetto complessivo prevede la realizzazione di un serbatoio di accumulo da 7.700 metri cubi, la rigenerazione dei pozzi esistenti e la sostituzione delle pompe sommerse. Il centro sarà in parte alimentato da energia pulita, grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di oltre 35 kW/h.

Le analisi effettuate tra il 28 gennaio e il 4 febbraio dopo l’avvio dei filtri su 9 luoghi di prelievo nel territorio comunale serviti da Canove hanno confermato l’assenza di sostanze perfluoroalchiliche nella rete. In 5 luoghi di prelievo serviti da Grumello e Fongari, non ancora dotati di filtri, sono risultate tracce di Pfas molto al di sotto del limite normativo.

“Ho personalmente richiesto ad Acque del Chiampo che ringrazio, delle analisi di dettaglio su ben 14 punti sparsi nelle frazioni e quartieri di Arzignano, per poter avere il quadro completo dei miglioramenti attuati – commenta la sindaca di Arzignano, Alessia Bevilacqua -. I risultati delle analisi eseguite sono soddisfacenti e confermano l’efficacia dei filtri a carbone attivo installati presso il “Centro Idrico Canove”, un progetto del valore di quasi 10 milioni di euro, iniziato nel 2021, e che oggi fornisce acqua pulita al 78% dell’acquedotto di Arzignano. Entro il 2025 ho chiesto inoltre ad Acque del Chiampo di concludere l’installazione dei filtri anche nei due restanti centri idrici “Grumello” e “Fongari” per completare questo importante intervento di messa in sicurezza dell’acquedotto, reso necessario a causa dell’inquinamento PFAS causato dalla Miteni di Trissino”.

Nel dettaglio, i prelievi sono stati effettuati per la rete servita da Conove agli impianti sportivi di Tezze, al serbatoio di via Cinto a Restena, alla scuola Girotondo di via Scamozzi a Costo, alla scuola Giuriolo in via Maffei, all’ITTE Galilei di via Vicenza, alla scuola San Rocco di via Trento, alle scuole elementari di Villaggio Giardino, alla scuola De Amicis di via Umbria a San Bortolo, alla scuola Fogazzaro di corso Mazzini. In tutti questi punti non sono stati rilevati Pfas.

Gli altri 5 prelievi hanno riguardato la rete servita dai centri idrici Grumello e Fongari che saranno dotati di filtri entro la fine dell’anno, rilevando tracce di Pfas ben al di sotto dei limiti fissati dalla normativa. (NB: 0,1 microgrammi = 100 nanongrammi).

All’uscita del pozzo Grumello: somma di Pfas 0,02 microgrammi/litro (limite normativo: 0,1 microgrammi/litro), Pfos: 7 nanogrammi/litro (limite normativo: 30 nanogrammi/litro), somma di Pfoa e Pfos: 7 nanogrammi/litro (limite normativo: 90 nanogrammi/litro).

All’uscita del serbatoio di Pugnello: somma di Pfas 0,01 microgrammi/litro (limite normativo: 0,1 microgrammi/litro), Pfos: non rilevati, somma di Pfoa e Pfos: non rilevati.

All’uscita del serbatoio Fongari: somma di Pfas: 0,04 microgrammi/litro (limite normativo: 0,1 microgrammi/litro), Pfos: non rilevati, somma di Pfoa e Pfos: 16 nanogrammi/litro (limite normativo: 90 nanogrammi/litro).

Alla scuola San Zeno: somma di Pfas: 0,04 microgrammi/litro (limite normativo: 0,1 microgrammi/litro), Pfos: 9 nanogrammi/litro (limite normativo: 30 nanogrammi/litro), somma di Pfoa e Pfos: 16 nanogrammi/litro (limite normativo: 90 nanogrammi/litro)

Presso un’azienda in zona Main: somma di Pfas: 0,03 microgrammi/litro (limite normativo: 0,1 microgrammi/litro), Pfos: 8 nanogrammi/litro (limite normativo: 30 nanogrammi/litro), somma di Pfoa e Pfos: 8 nanogrammi/litro (limite normativo: 90 nanogrammi/litro).

Il limite di quantificazione per le analisi, in linea con quanto previsto da Arpav, è per i Pfas al di sotto di 0,01 microgrammi/litro (pari a 0,00000001 grammi/litro) e per Pfos e somma di Pfoa e Pfos al di sotto di 5 nanogrammi/litro (pari a 0,000000005 grammi/litro).

“Con l’entrata in funzione dei filtri di Canove, prosegue la messa in sicurezza dai Pfas di tutte le fonti di approvvigionamento dell’acquedotto, in attesa della fornitura di acqua priva di Pfas dalle fonti idropotabili che la Regione individuerà – commentano il presidente di Acque del Chiampo, Renzo Marcigaglia, e il direttore generale, Andrea Chiorboli -. Acque del Chiampo ha sempre dato priorità agli interventi anti Pfas, con oltre 37 milioni di euro tra costi e investimenti realizzati e programmati tra il 2013 e il 2029 e fino ad ora le analisi del nostro laboratorio, dell’Ulss e degli altri enti competenti non hanno mai rilevato la presenza di Pfas al di sopra dei limiti normativi”.

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